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Plastiche monouso - GreenLineCirvi

gennaio 07, 2019

L’UE sta prendendo provvedimenti per ridurre l’inquinamento plastico stabilendo nuove e rigorose restrizioni su alcuni prodotti in plastica monouso. La presidenza del Consiglio ha raggiunto oggi un accordo provvisorio con il Parlamento europeo su una nuova direttiva che fa parte degli sforzi dell’UE per proteggere l’ambiente e ridurre i rifiuti marini.

La direttiva sulle materie plastiche monouso si basa sulla legislazione vigente dell’UE sui rifiuti, ma va oltre fissando regole ancora più severe per quei tipi di prodotti e imballaggi che sono tra i primi dieci articoli più frequentemente inquinati dalle spiagge europee. Le nuove regole vietano l’uso di determinati prodotti di plastica usa e getta per i quali esistono alternative. Inoltre, verranno introdotte misure specifiche per ridurre l’uso dei prodotti in plastica più frequentemente disseminati.

I rifiuti marini sono un problema globale in crescita. Tutti abbiamo sentito l’avvertimento del World Economic Forum e altri che, misurati in peso, entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce negli oceani del mondo se continuiamo a scaricare plastica nel mare al ritmo attuale. Non possiamo permettere che questo accada. Questo è il motivo per cui l’UE interviene per limitare l’uso di determinati prodotti di plastica usa e getta per i quali esistono buone alternative prive di plastica. E faremo pagare i produttori di plastica per la pulizia.

Elisabeth Köstinger, ministro federale austriaco per la sostenibilità e il turismo
I prodotti in plastica monouso sono fatti interamente o parzialmente in plastica e sono tipicamente destinati ad essere utilizzati una sola volta o per un breve periodo di tempo prima di essere gettati via. La progettazione di prodotti in plastica deve sempre tenere conto della riusabilità e della riciclabilità del prodotto.

Uno degli scopi principali di questa direttiva è ridurre la quantità di rifiuti di plastica che creiamo. Ove possibile, le misure stabilite nella presente direttiva e la loro attuazione dovrebbero dare priorità alla prevenzione dei rifiuti o alla transizione verso prodotti riutilizzabili piuttosto che ad altre alternative monouso.

I seguenti prodotti saranno vietati nell’UE:

Posate di plastica (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette)
Piatti di plastica
Cannucce di plastica
Contenitori per alimenti in polistirolo espanso, come scatole di fast food, con o senza coperchio, utilizzati per contenere alimenti destinati al consumo immediato in loco o da asporto, pronti per essere consumati senza ulteriori preparazione, come cucinare, bollire o riscaldare
Contenitori per bevande in polistirolo espanso
Tazze per bevande realizzate in polistirolo espanso
Prodotti in plastica oxo-degradabile: questo termine si riferisce ai materiali plastici che contengono additivi che promuovono l’ossidazione di quella plastica in micro frammenti in condizioni aerobiche. Questo tipo di plastica contribuisce all’inquinamento da microplastiche nell’ambiente, non è compostabile e influisce negativamente sul riciclaggio della plastica convenzionale.
Bastoncini di cotone bastoncini di plastica
Inoltre, gli Stati membri prenderanno le misure necessarie per ottenere una riduzione quantitativa misurabile del consumo dei seguenti prodotti:

Contenitori per alimenti in plastica, come scatole di fast food, con o senza coperchio, utilizzati per contenere alimenti destinati al consumo immediato in loco o da asporto, pronti per essere consumati senza ulteriore preparazione , come cucinare, bollire o riscaldare.
Bicchieri di plastica per bevande, compresi coperchi e coperchi
Ci sarà un obiettivo vincolante di almeno il 25% di plastica riciclata per le bottiglie di bevande in PET dal 2025 in poi, calcolato come media per lo stato membro. Nel 2030 tutte le bottiglie di plastica dovranno rispettare un obiettivo di almeno il 30% di contenuto riciclato.

Le salviettine umidificate, ovvero le salviette pre-bagnate e le salviettine domestiche, dovranno riportare sulla confezione un contrassegno che informa i consumatori della presenza di plastica nella salviettina umida e dei danni arrecati all’ambiente se viene gettato altrove rispetto a il cestino.

I produttori di filtri per tabacco che contengono materie plastiche saranno soggetti a un regime esteso di responsabilità del produttore. Ciò significa che i produttori dovranno coprire i costi per i sistemi di raccolta pubblica per mozziconi di sigarette, comprese le infrastrutture necessarie, come ad esempio i contenitori di rifiuti adeguati, nelle aree comuni di raccolta rifiuti.

I filtri del prodotto del tabacco contenenti plastica sono i secondi articoli in plastica monouso più sporchi nell’UE. Si prevede che l’innovazione e lo sviluppo del prodotto forniscano valide alternative ai filtri contenenti plastica e che i colegislatori concordino sul fatto che questo sviluppo deve essere accelerato. Le sigarette e altri prodotti a base di tabacco che contengono filtri che contengono plastica devono riportare sulla confezione un contrassegno che informa i consumatori della presenza di plastica e dei danni arrecati all’ambiente se i mozziconi di sigarette vengono gettati altrove rispetto al contenitore.

Sfondo e prossimi passi

La proposta in discussione fa parte della strategia dell’UE in materia di materie plastiche. La Commissione europea ha presentato questo progetto di direttiva alla fine di maggio 2018. I ministri dell’ambiente hanno discusso la proposta nelle loro riunioni il 25 giugno e il 9 ottobre. Il Consiglio ha raggiunto la sua posizione il 31 ottobre e ha avviato i negoziati di trilogo con il Parlamento europeo il 6 novembre, conclusosi oggi con un accordo provvisorio.

Se questo accordo è confermato dagli ambasciatori dell’UE degli stati membri, la direttiva può essere sottoposta all’approvazione del Parlamento europeo e quindi al Consiglio per l’adozione finale.



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